lunedì 9 novembre 2009

Influenza AH1N1 o suina: che fare?

Una breve riflessione sull'influenza suina o AH1N1 in bilico tra due Stati.
Vivo in Svizzera, ma sono italiana per cui ogni giorno mi guardo i giornali e i telegiornali di entrambi gli Stati, tra l'altro confinanti e tra i quali esistono una serie di normative di "buon vicinato" proprio perché vi è un continuo passaggio di persone, fiumi, cose, monti, soldi e laghi tra i due confini.
Ora, niente di più contrastante può essere detto nei diversi TG sull'influenza suina: per fare degli esempi, di là dal confine (Italia) hanno acquisato vaccini per solo una parte della popolazione (nemmeno il 50%), di qua dal confine (Svizzera) li hanno acquistati in dose doppia (oltre 13 milioni) per tutta la popolazione. Di là dal confine dicono di vaccinare i bambini e i giovani adulti fino ai 27 anni, di qua dal confine invece dicono di vaccinare gli adulti fino ai 64 anni piuttosto che i bimbi.
Di là dal confine aprono i TG con cifre e dati che sembrano bollettini di guerra, la tensione sale, gli ospedali vengono presi d'assalto...morale: io andrei a rubare il vaccino pur di averlo.
Di qua dal confine minimizzano, morti non ce ne sono ancora stati e il 75% circa della popolazione non ha minimamente paura, anzi, teme piuttosto gli effetti collaterali del vaccino che contiene temibili adiuvanti e mercurio (come conservante)...morale: vade retro vaccino!
Ciò che collima: in entrambi gli Stati è iniziata una campagna pro vaccinazione, e in entrambi gli stati pare che il consiglio venga disatteso.

Quindi, cosa dobbiamo fare noi comuni mortali?

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