domenica 27 settembre 2009

Influenza suina, vaccinazioni e calciatori

La paura forse non si è ancora trasformata in panico, ma sale notizia dopo notizia. E le notizie sono confuse, come succede ogno volta che compare qualche strano virus. Ma non voglio parlare dell'influenza suina di per sé...ci sono pagine e pagine in rete che lo fanno.
Invece vorrei parlare dei vaccini - non scientificamente ovviamente, non ne sarei in grado. Quindi non mi chiedo se sia opportuno vaccinarsi o no e nemmeno voglio sapere quali effetti collaterali avrà la vaccinazione.
Ciò che mi chiedo da un paio di giorni è: MA PERCHÉ MAI I CALCIATORI DOVREBBERO ESSERE VACCINATI...PREFERENZIALMENTE?
Partendo dal fatto che le vaccinazioni ordinate dall'Italia copriranno solo il 47% della popolazione e che, di conseguenza, verranno vaccinati solo i soggetti più a rischio, cosa c'entrano i calciatori?
Capisco che ne abbiano bisognoni medici, le Forze dell'ordine, le persone con patologie preesistenti...ma i calciatori?
"Per paura di rapido contagio" pare abbia detto Marcello Lippi...
E invece i panettieri, che ogni giorno ci impastano e servono il pane, o gli spazzini, che ritirano i nostri rifiuti, o l'immane schiera di pendolari che ogni giorno si stipano su treni e autobus per raggiungere il loro posto di lavoro dove si devono sudare quei 4 spiccioli...
...tutti loro no, non hanno bisogno del vaccino.

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