martedì 29 settembre 2009

Vasco Rossi: 8 maggio 2010 all'Hallenstadio di Zurigo (Hallestadio Zürich)

Sta per cominciare il tour di Vasco Rossi che si protrarrà per tutto il 2010 (e c'è chi dice anche oltre).
Per questo tour Vasco torna nei teatri o comunque in piccoli spazi, ridottissimi rispetto allo stadio di Sansiro o a a Imola. Le date italiane, quindi, vanno moltiplicandosi.
Altra novità sono le tappe europee del tour. Fino a qualche annio fa vasco teneva dei concerti "zero" in Svizzera: un paio di date di prova prima di partere per i grandi stadi italiani. Poi più nulla.
E ora il ritorno: Berlino, Londra, Bruxelles, Zurigo...
I 13'000 biglietti per l' 8 maggio 2010 all'Hallestadio di Zurigo sono andati in prevendita il 21 settembre scorso e in due o tre giorni sono andati esauriti, lasciando a bocca asciutta molti degli immigrati italiani che vivono in terra elvetica noché molti fan italiani che, vista la vicinanza con la Svizzera, avevano pensato bene di seguire il Blasco oltre confine.
Fin qui nulla da dire: solo cronaca di un concerto annunciato.
Ciò che mi fa indignare è quello che sta succedendo dopo la prevendita dei biglietti:in siti di aste online svizzerisi stanno vendendoi biglietti per il concerto dell'8 maggio. E questo perché in Svizzera, ma anche in Germania, è legale nedere biglietti per manifestazioni se non sono nominali (al portatore per intenderci, come quelli che di solito FIFA vende per le partite di calcio).
Io sono scandalizzata per questa cosa che personalmente considero una forma di bagarinaggio moderno e per giunta legalizzato. Ci sono un sacco di fan che stanno comperando quei biglietti a prezzi gonfiati...e siamo solo a fine settembre 2009. Mi chiedo che prezzi vedremo ora di maggio 2010!
Che qualcosa faccia buchi nel sistema di questi siti lo dimostra il fatto che vengano venduti anche quei famosi biglietti emessi da FIFA nominalmente (si dice apposta per evitare bagarinaggio e per poter controllare gli ingressi)per Champions o altre partite.
Ripeto, da italiana che vive in Svizzera sono scandalizzata pensando a questa truffa. Mi auguro che presto si possa colmare questo vuoto legislativo (se di ciò si tratta. Perché io ho cercato ovunque se esista una legge svizzera contro il bagarinaggio, senza trovarla) o che chi gestisce questi siti di aste decidano di fare qualcosa. Del resto, come è possibile che un italiano non possa vendere/acquistare un biglietto nel sito italiano, ma possa farlo nell'omologo sito tedesco?
Personalmente sono del parere che qualsiasi biglietto per qualsiasi manifestazione debba esere nominale e utilizzabile solo dall'acquirente...ovviamente verificando ciò anche all'ingresso...altrimenti siamo da capo. Solo così non ci sarebbero fregature.

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